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I LIBRI

La Spada di Shannara

PRESENTAZIONE

I grandi conflitti mondiali del Ventesimo Secolo e le Grandi Guerre delle Razze hanno devastato il mondo, la civiltà, la natura stessa degli uomini che dalle rovine chimiche e nucleari risorgono sotto forme ore parzialmente e ora totalmente alterate. Anche i continenti e gli oceani hanno mutato assetto: la storia umana prosegue in uno scenario stupendo ma stravolto. Gli uomini sarebbero ora felici, se non dovessero spartire la terra con altre razze: gli Elfi, i Nani, gli Gnomi astuti delle colline e delle foreste, nonchè i grandi terribili Troll delle montagne.
In questo mondo straordinariamente somigliante alle mitologie nordiche medievali, il Male non è un'astrazione. Lo incarna il Signore degli Inganni che vive e regna nei Monti del Teschio, con la scorta dei terribili Messaggeri alati che estendono il loro raggio d'azione su tutto il pianeta. E in questa realtà, così vera e al tempo stesso fantastica, vive un giovane elfo, Shea, designato dal destino a liberare l'umanità dal Male. Condizione irrinunciabile: il ritrovamento della spada di Shannara, custodita dalle forze avverse che però non hanno facoltà di usarla.

Nell'impari lotta, Shea avrà curiosi ma validi alleati: Allanon, burbero straniero dai misteriosi poteri; Flick, fratello adottivo di Shea; il principe dei monti Menion; il leader dei Nani Hendel; il grande guerriero Balinor; l'eroe dei Troll: Keltstet e il bandito “giusto” Paramon Creel ai quali più tardi si associerà la bellissima Shirl dai lunghi capelli rossi. La loro incredibile avventura è la storia di questo romanzo “fantasy”, un lungo viaggio per la vittoria del Bene tra pericoli, incantesimi, imboscate. Una trama fitta di paura e aspirazioni, sempre sospinta dal fascino segreto dell'ignoto, sempre sorretta dal coraggio e dall'intelligenza.
Un capolavoro nel suo genere che si apre a diverse chiavi di lettura: favola avventurosa per i bambini, si presta a metafore esaltanti per i lettori adulti di cui soddisfa pienamente il gusto dell'evasione e il piacere di trovare, nel fantastico, i segni di alcuni universali problemi dell'esistenza.