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Le Pietre Magiche di Shannara |
Il romanzo prende le mosse dalla mitica città degli Elfi, terra strappata alle forze del Male grazie alla taumaturgica presenza dell'Eterea, una pianta fatata che crea un'invalicabile barriera tra uomini e demoni.
Un brutto giorno gli Elfi si accorgono con terrore che la pianta sta morendo.
Il suo calo di forza provoca lo sgretolarsi del Divieto e alcuni Demoni assetati di vendetta, tra cui lo spietato Daga Mor, riescono ad infiltrarsi nel mondo.
Inizia qui la grande missione del giovane Wil e della bella Amberle, incaricati di portare un seme dell'Eterea fino al Fuoco di Sangue, affinché possa rigenerarsi e dare vita ad un'altra pianta magica.
Wil ha dalla sua parte le forze del Bene e dispone di un talismano - alcune pietre preziose - il cui uso è però vincolato alla conoscenza di un antico segreto.
Riuscirà a sconfiggere il Male?
Sorge l'alba sui Giardini della Vita. I Giardini, nei pressi della città elfa di Arborlon, custodiscono al loro centro l'Eterea, la pianta sacra che protegge gli Elfi da un male primordiale, esiliando magicamente nel Divieto tutte le creature del Male sin dai tempi più remoti.
Lauren, uno degli Eletti, un gruppo di elfi scelti dalla stessa Eterea per accudirla e custodirla, è turbato perché ritiene di aver visto sulla pianta delle macchie scure. Convinto che la pianta possa essere malata, il giovane Lauren confida a Jase, il capo riconosciuto degli Eletti, i propri timori e questi, per incoraggiarlo, dà a Lauren l'incarico del saluto giornaliero. Ma quando Lauren si avvicina al tronco i peggiori timori prendono forma: la pianta è piena di macchie scure ed alcune foglie sembrano già divorate dalla malattia. La pianta chiama a sé tutto il gruppo degli Eletti e tramite immagini mentali fa capire a tutti la tragica realtà: lei sta morendo.
Lontano da Arborlon, oltre il Confine, nel buio della notte compare un'ombra più scura del buio. All'improvviso un fuoco rosso lacera il velo di oscurità e attraverso lo squarcio nel Divieto emerge il Dagda Mor, con il suo Bastone del Comando, e dietro di lui le forme del Mietitore e del Camaleonte. Erano tre Demoni dei più potenti e malvagi, che si nutrivano del male e dell'orrore che procuravano al loro passaggio e che volevano vendicarsi degli Elfi che li avevano costretti all'esilio sin dai tempi precedenti le Grandi Guerre.
Ander Elessedil, secondogenito del re Eventine, sovrano di Arborlon, accompagna in udienza Lauren, che aveva insistito per parlare con il re. Il giovane elfo informa Re Eventine di quanto sta accadendo alla pianta, rivelando che per farla rinascere è necessario che un Eletto porti un seme alla fontana del Fuoco di Sangue, in un luogo chiamato la Cripta.
Quando Ander e l'Eletto si congedano dal re, Lauren confida al principe di essere convinto che in questa storia un ruolo fondamentale debba essere svolto da Amberle. Amberle era la nipote del Re, ed era stata scelta dall'Eterea come Eletto, la prima donna dopo cinquecento anni di Eletti unicamente maschi. Ma lei aveva rifiutato la chiamata della pianta, che pure sembrava avere con lei un rapporto particolare, andandosene via da Arborlon e venendo per questo in un certo qual modo ripudiata dalla sua famiglia.
Il giorno seguente Ander si reca nelle dimore degli Eletti per cercare di reperire quante più informazioni possibile per poter rintracciare il misterioso luogo chiamato la Cripta. Quando entra nelle stanze che ospitano il gruppo scelto di Elfi, tuttavia, egli viene assalito da un moto di orrore: i corpi degli Eletti sono sparsi dappertutto, uccisi in maniera orribile, dilaniati come solo alcune creature amano fare: i Demoni. Dopo alcuni momenti di angoscia che lo immobilizzava, Ander, barcollando, corre verso il palazzo reale per dare l'allarme, non accorgendosi che il Camaleonte ha ucciso un giardiniere prendendone il posto e le sembianze.
Mentre Ander, il Re Eventine e tutti quanti sono ancora sconvolti per l'accaduto, ecco che ad Arborlon si presenta un personaggio che molti davano ormai per scomparso, Allanon, l'ultimo dei Druidi, colui il quale aveva guidato Shea Ohmsford alla ricerca della mitica Spada di Shannara. Egli rivela al Re di aver parlato con l'Eterea, venendo a sapere dell'esistenza di un settimo Eletto, Amberle. Le speranze di far rinascere la sacra pianta non sono quindi tutte perdute, e il Druido confida di poter trovare delle informazioni sul luogo misterioso detto Cripta nei libri della storia delle razze conservati a Paranor, la fortezza dei Druidi.
Allanon ottiene dal Re Eventine carta bianca e parte alla volta di Paranor sul destriero Artaq. Qui, consultando i testi antichi dei Druidi che racchiudevano tutta la conoscenza del mondo, Allanon trova quanto cercava, ma deve fronteggiare l'insidia del Dagda Mor, che è riuscito ad anticipare l'arrivo del Druido a Paranor ed ora vuole eliminare il nemico aiutato dalle Furie, creature diaboliche nate dalla follia che si nutrivano di carne umana. Lo scontro tra i due esseri, dotati di potente magia anche se di opposta natura, è estremamente cruento, ma alla fine Allanon riesce a sfuggire all'agguato.
Il Druido si dirige quindi a Storlock, un villaggio di Guaritori Stor per lo più Gnomi, che ospitava il giovane Wil Ohmsford, nipote di Shea, il fratello di questi e suo zio Flick che aveva avuto una parte importante nelle vicende legate alla Spada di Shannara. Allanon si fa curare dai Guaritori del villaggio le profonde ferite che lo scontro con il Dagda Mor gli avevano procurato; poi spiega ai due Ohmsford quanto sta accadendo, con il Divieto che sta cedendo e le creature del Male che rischiano di invadere le Quattro Terre e distruggere tutto e tutti. Il Druido chiede l'aiuto di Wil, rivelandogli quanto non sia casuale il fatto che egli sia in possesso delle Pietre Magiche, donategli dal nonno Shea. Nonostante i tentativi di Flick di non far coinvolgere il giovane in vicende che già si prevedono terribili, Wil capisce che il suo impegno è necessario per trovare la giovane elfa Amberle e riportarla sana e salva ad Arborlon ed accetta di partire con Allanon.
Nel viaggio alla ricerca dell'ultimo degli Eletti, Wil ottiene dal Druido molte informazioni sulle Pietre Magiche e il loro immenso potere.
I due arrivano a Havenstead, il villaggio dove si trovava Amberle. Allanon non perde tempo in convenevoli e rivela all'Eletta quanto sta accadendo, vincendo non senza difficoltà la resistenza della giovane a riprendere il ruolo assegnatole dall'Eterea. L'arrivo dei Demoni sulle tracce di Allanon e Wil accelera i tempi: il Druido affida Amberle a Wil ed entrambi al fido Artaq e tutti si lanciano lontano dal villaggio, dandosi appuntamento ad Arborlon. Ben presto i due giovani dovranno fare a meno del Druido, che viene rallentato dagli attacchi dei Demoni; stanno per essere sopraffatti dalle malvagie creature, quando vengono tratti in salvo da una straordinaria creatura che, in una specie di sogno, scoprono essere il leggendario Re del Fiume Argento.
Al risveglio i due si ritrovano dall'altra parte del Lago Arcobaleno e, dopo un non breve colloquio in cui Wil tenta di spiegare ad Amberle tutto quello che sa su quanto sta accadendo loro, raccontandole la storia di suo nonno e della Spada di Shannara, decidono di partire in sella ad Artaq verso nord-ovest, attraversando le praterie del Callahorn in direzione di Arborlon.
Il viaggio si presenta subito irto di difficoltà. E per difendersi dall'attacco di un demone Wil sperimenta quanto raccontatogli da Allanon, cercando e trovando il potere delle Pietre, unendosi ad esso e annientando la creatura del male.
Nel loro viaggio di ritorno verso Arborlon attraverso la valle di Rhenn, inseguiti dai demoni, i due giovani ritrovano Allanon e insieme al Druido raggiungono la capitale elfa.
Allanon, nonostante la forte opposizione di Arion, il primogenito del Re, ottiene dal Re e dall'Alto Consiglio di lasciar decidere all'Eterea se Amberle sia ancora un'Eletta o meno, e se quindi la giovane nipote del Re possa portare a termine la necessaria missione per far rivivere la magica pianta.
La notte stessa, lontano da occhi indiscreti, la pianta torna ad abbracciare la giovane elfa, chiarendole la gravità della situazione e rivelandole la posizione del misterioso luogo in cui si trovava il Fuoco di Sangue: la Cripta era situata nella Malaterra. L'Eterea affida all'Eletta il proprio seme che dovrà essere immerso da Amberle nel Fuoco di Sangue per venir rigenerato e dare origine a una nuova pianta.
I tre si recano allora, in piena notte, dal Re e in tutta segretezza, alla presenza del solo Manx, il cane del Re, mettono a punto il piano di marcia. Scortati da un gruppo di sei cacciatori elfi guidati da Crispin, il Comandante delle Guardie Reali, i due giovani avrebbero raggiunto l'avamposto elfo di Boschi Grigi, dove avrebbero riposato al sicuro e poi sarebbero ripartiti alla volta di Malaterra. Il Druido invece sarebbe rimasto ad Arborlon per organizzare la resistenza contro i Demoni che continuavano ad uscire dal Divieto.
All'alba del giorno successivo, dopo che Amberle riesce ad incontrare e salutare dopo tanto tempo la madre, la compagnia che doveva raggiungere il Fuoco di Sangue inizia il proprio viaggio, lasciandosi alle spalle Arborlon.
Il viaggio si rivela subito arduo: il Mietitore anticipa l'arrivo del gruppo a Boschi Grigi, trucidando gli Elfi di guardia all'avamposto e attendendo la comitiva, che riesce a sfuggire al Demone pur perdendo nella lotta due dei Cacciatori Elfi. Il drappello, ridottosi a sette unità e pieno di dubbi su come potesse aver fatto il Demone a conoscere la loro destinazione, continua il viaggio lungo il Mermidon fino al Baluardo, una imponente montagna al cui riparo si annidava una fortezza elfa abbandonata. All'interno della costruzione vi era un passaggio (conosciuto da Crispin) che avrebbe permesso loro di risparmiare un paio di giorni nel cammino verso la Malaterra.
Purtroppo il Demone chiamato il Mietitore li trova e riesce ad ammazzare tutti i Cacciatori Elfi, ed anche il loro Comandante, Crispin, deve sacrificarsi per consentire a Wil e ad Amberle di mettersi in salvo. I due giovani, rimasti soli, riescono ad arrivare ai piedi dello Sperone Roccioso, la grande ed ardua catena montuosa al di là della quale si trovava la Malaterra.
Lo scoramento di Wil è grande, anche perché nell'assalto del Mietitore ha scoperto di non riuscire più ad utilizzare il potere delle Pietre Magiche. I due giovani, però, trovano un insperato aiuto da un ragazzo elfo che arriva improvvisamente sulla loro strada. Si tratta di Perk, un giovane Cavaliere Alato, appartenente ad un gruppo di Elfi che prima della Seconda Guerra delle Razze si era spostato verso sud e si era insediato a sud delle Irrybis, in un tratto di montagne aspre che sorgevano di fronte allo Spartiacque Azzurro. Gli appartenenti a questa comunità, pur riconoscendo l'autorità del Re di Arborlon sugli Elfi di terra, si erano organizzati autonomamente, riuscendo ad addestrare dei maestosi e giganteschi uccelli, i Roc, ed essere cavalcati, divenendo così un gruppo di cacciatori e di Cavalieri Alati.
Il ragazzo si propone di aiutarli e i giovani, dopo un primo momento di incertezza, accettano di farsi portare in groppa al Roc al di là dello Sperone Roccioso, ai margini della Malaterra, recuperando così diversi giorni di cammino. Poi, per non esporre il ragazzo ad ulteriori pericoli, gli ordinano di tornare indietro con la promessa che l'avrebbero avvertito, tramite il suono di uno zufolo, se entro due giorni fossero riusciti a compiere la missione ed uscire dalla Malaterra.
Nel frattempo ad Arborlon Re Eventine aveva mandato messaggeri a tutti gli Elfi delle Quattro Terre, nonché alle altre razze amiche e non, Uomini e Nani in particolare, per chiedere aiuto e l'invio di truppe per costituire l'esercito che avrebbe avuto il compito di fronteggiare le orde di Demoni che presto si sarebbero liberate dal Divieto.
Mentre Allanon riesce a sapere dall'Eterea che il Divieto cederà nelle Pianure di Cenere, a Nord-Ovest delle Valli del Sarandanon, l'unico aiuto che arriva dagli Uomini è costituito dal reparto più famoso e più discusso della Legione della Frontiera di Callahorn: il Libero Battaglione, comandato da un personaggio carismatico ed imponente che conquista subito la simpatia di Ander Elessedil: Stee Jans.
L'esercito elfo lascia Arborlon ai comandi del Re Eventine e dopo diversi giorni di viaggio giunge ai piedi del Confine, la catena montuosa oltre la quale si stendevano le Pianure di Cenere. Qui l'esercito si divide in due per poter presidiare gli unici due passi che consentivano di attraversare il Confine. Il piano di Eventine è infatti quello di aspettare nelle due gole la moltitudine dei Demoni che si sarebbero liberati nella Pianure di Cenere, nella speranza di rallentare quanto possibile l'inevitabile avanzata dei Demoni verso Arborlon.
L'alba del giorno seguente il Divieto cede. Migliaia di essere finora vissuti solo nelle fantasie più orribili e temute, erompono come fuoco nella nebbia e si abbattono sull'esercito elfo guidato da Eventine. L'impatto è terribile e le truppe elfiche ben poco riescono a contenere la marea malvagia: il Re viene gravemente ferito e un esercito già decimato riesce a salvarsi quasi casualmente quando un drago affrontato personalmente da Allanon causa la frana delle rocce attorno al passo meridionale del Confine, venendo seppellito dallo stesso e bloccando così l'avanzata dell'orda demoniaca.
L'altra metà dell'esercito, frattanto, vede la morte di Arion e Ander che si ritrova, solo, alla guida dell'esercito degli Elfi. Quindi con l'aiuto del Comandante Elfo Kael Pindanon e di Stee Jans appronta un piano per contenere l'avanzata dei Demoni verso le pianure del Sarandanon che, il giorno seguente, solo il grande coraggio di Stee Jans consente di contenere.
Con l'uomo della Frontiera promosso sul campo Comandante dell'intero esercito, Amber si trova ad affrontare una situazione che sembra non lasciare scampo: il grosso dell'orda demoniaca si era spostato sul lato orientale della montagna del Kensrowe e si apprestava ad invadere la Sarandanon da sud-est, intrappolando l'esercito elfo tra due fuochi. L'unica soluzione è rinunciare a difendere ancora le pianure per cui tanti guerrieri erano morti, e ad Amber non resta che dare l'ordine di ritirarsi.
Nel frattempo Wil ed Amberle si inoltrano nella Malaterra, trovandola desolata e spaventosa proprio come veniva descritta nei racconti. Giunti nel villaggio di Grimpen Ward, i due giovani entrano in una locanda che giudicano la più tranquilla possibile. Qui, riescono a mangiare qualcosa e a farsi dare un posto per dormire barattando il tutto con le doti del Guaritore che riesce ad alleviare i dolori che affliggevano da tutta una vita la padrona della locanda. Il riposo dura poco, però, perché i due vengono svegliati di soprassalto dal tentativo di loschi figuri di entrare furtivamente nella camera. I due fuggono e riescono a lasciare il villaggio grazie all'aiuto di una vecchia conoscenza: Eretria.
L'esercito elfo, intanto, braccato e minacciato dalle orde di demoni, ripiega verso il Rill Song e, nonostante gravissime perdite, riesce a raggiungere Arborlon. Nella capitale elfa il principe Ander ottiene il giuramento di fedeltà dell'Alto Consiglio e prepara la difesa della città potendo contare sui pochi aiuti arrivati dalle popolazioni delle Quattro Terre: la Federazione degli Uomini di Callahorn ha infatti inviato solo la Vecchia Guardia, mentre i Nani sono presenti con un centinaio di Genieri. Sono inoltre arrivati cinque Cavalieri Alati a dar manforte con i loro Roc. In questi frangenti il Re Eventine riprende conoscenza e viene informato dal figlio Ander di tutto quanto accaduto fino ad allora, comprese le morti del figlio Arion e del Comandante Pindanon.
Nel frattempo Wil ed Amberle sono stati raccolti da Eretria e dai nomadi di Cephelo. Wil riesce a strappare una specie di accordo con il capo nomade: millantando una grossa ricompensa qualora fosse riuscito a portare ad Arborlon la radice di una misteriosa quanto inverosimile pianta medicinale, il giovane della Valle ne promette metà a Cephelo in cambio dell'aiuto dei nomadi per attraversare la Malaterra e trovare la Cripta.
Durante il viaggio Cephelo porta i due giovani a fare la conoscenza con un vecchio strano, Hebel, che insieme al suo cane Vagabondo aveva fatto della Malaterra la propria patria. Il vecchio rivela a Cephelo e a Wil che la Cripta si trova nella Fossa, nelle profondità di una roccia chiamata Guglia Nera che si erge proprio al centro di essa, e tenta in ogni modo di dissuaderli dal proseguire la loro ricerca, dicendosi sicuro che le due Streghe padrone della Fossa, la sorelle gemelle Morag e Mallenroh, non avrebbero consentito a nessuno di uscire dal loro regno. Ma il giovane Guaritore insiste con determinazione nel voler continuare la propria strada, dovendo anche tener testa ad Eretria, che insiste nel volerlo seguire, fuggendo da Cephelo.
Arrivato ai margini della Malaterra, Cephelo congeda i due giovani in maniera frettolosa e alquanto nervosa, indicando loro il sentiero da seguire per giungere alla Fossa. Ma quando intraprendono la discesa verso la Guglia Nera, Wil inciampa e cadendo trascina con sè Amberle procurandole una distorsione alla caviglia. È a questo punto, mentre i due si ritrovano a parlare per rincuorarsi a vicenda, che Wil scopre di non avere più con sé le Pietre Magiche, rubategli sicuramente da Cephelo e sostituite con tre comuni sassolini. Wil decide di tornare subito indietro a recuperare le Pietre, lasciando la giovane elfa al riparo di una macchia di alti cespugli.
Negli stessi momenti in cui Wil si accorge di non avere più le Pietre Magiche, i Demoni attaccano Arborlon. L'esercito elfo, tuttavia, riesce a resistere grazie anche alla vista del Re Eventine che, rimessosi in piedi, torna tra le sue truppe, e all'arrivo di inaspettati aiuti da parte dei Troll. Nel frattempo Allanon si reca dall'Eterea appurando che la pianta avrebbe resistito al massimo per altri due o tre giorni.
Wil intanto, tornato indietro alla ricerca di Cephelo, si imbatte in Eretria che con una scusa si era allontanata dal gruppo dei nomadi andando alla ricerca di Wil. La giovane si propone di aiutarlo a recuperare le Pietre Magiche ma ben presto i due scoprono che l'intero gruppo di nomadi è stato trucidato dal Mietitore. Wil recupera le Pietre dalla mano di Cephelo e i due si dirigono immediatamente verso la Fossa. Nel frattempo Amberle, per sfuggire al demone, cerca di muoversi verso la Guglia Nera, ma viene sopraffatta dal dolore e sviene, mentre un nugolo di mani legnose la sollevano e la portano via.
Wil è sgomento quando, raggiunto il punto in cui aveva lasciato Amberle, non la trova più. Tuttavia in soccorso di Wil ed Eretria arriva Hebel, il vecchio che avevano incontrato nella Malaterra e che era partito alla loro ricerca, spinto dalla curiosità e dalla voglia di conoscere i segreti della Fossa. Il gruppetto si mette sulle tracce di Amberle con l'aiuto di Vagabondo, il grande cane di Hebel. Il fiuto del cane li porta dritti all'interno di una torre, là dove era stata portata Amberle, al cospetto della strega Mallenroh.
Nel frattempo Arborlon è sotto assedio. I demoni minacciano sempre più numerosi la capitale degli Elfi ma l'esercito riesce a resistere grazie soprattutto alle trappole progettate dai Genieri Nani. Tuttavia il Re Eventine viene nuovamente colpito ma si salva ed è costretto a ritirarsi nelle proprie dimore. Qui, mentre tenta di riposare, scopre la terribile verità su chi fosse la spia interna alla Corte. Il Camaleonte, infatti, aveva da chissà quanto tempo preso le sembianze del fido cane del Re, Manx, ed ora si preparava a tendere ad Eventine l'agguato mortale. La lotta che segue tra il Re e il Demone è terrificante, ed il Camaleonte cade sotto la furia ed il coraggio di Eventine, ma il prezzo da pagare è molto alto: le ferite inferte dal Demone riducono il Re in fin di vita.
Intanto al cospetto di Mallenroh e del suo fido Wisp, un piccolo servitore della strega, Wil è costretto contro la sua volontà a privarsi delle Pietre Magiche. Mallenroh trasforma Hebel e Vagabondo in statuette di legno e, sapendo che il potere delle Pietre ha effetto solo se le stesse vengono donate, minaccia di uccidere Wil, Eretria ed Amberle se il giovane non si deciderà a passargliele spontaneamente. I due giovani vengono rinchiusi insieme ad Amberle e si ritrovano a conversare con Wisp, apprendendo dal piccolo essere che lui sarebbe in grado di arrivare alla Cripta.
Eretria riesce a scassinare la porta della cella e i tre possono fuggire alla ricerca di Wisp. Wil riesce a farsi dire dove sono custodite le Pietre Magiche e riesce in qualche modo a costringere Wisp a fare loro da guida. Nel frattempo è giunta nella torre la sorella gemella di Mallenroh, la strega Morag, anche lei alla ricerca del potere delle Pietre. Lo scontro tra le potenti magie delle due streghe causa l'annientamento di entrambe e lo svilupparsi di uno spaventoso incendio. I tre giovani ritrovano il vecchio Hebel con il suo cane, ormai liberi dall'incantesimo che li aveva trasformati in statue, e recuperano le Pietre Magiche. Il gruppo, guidato da Wisp, riesce ad uscire dalla torre in fiamme e a giungere alla Guglia Nera e all'interno di essa, nella sala chiamata Cripta. Qui Amberle trova il Fuoco di Sangue, un'esplosione di fuoco bianco che fuoriesce da un pozzo raggiungendo il soffitto ed avvolgendo l'Eletta. Il fuoco era bianco, luminoso, ma non produceva calore. Wil non fa in tempo ad accorgersi che Amberle era sparita alla sua vista, che deve affrontare il Mietitore: il terribile Demone che a lungo li aveva inseguiti li aveva ora trovati. La forza della disperazione fa ritrovare a Wil la consapevolezza del proprio essere, e il giovane della Valle riesce così a riutilizzare il potere delle Pietre Magiche. Grazie alla magia delle Pietre e al coraggio di Vagabondo Wil riesce miracolosamente ad annientare il Mietitore.
Intanto, all'interno del Fuoco di Sangue, Amberle immerge il seme dell'Eterea nella fiamma e capisce finalmente lo scopo della propria missione, accettandolo. Quando la fiamma del Fuoco di Sangue si estingue improvvisamente, la ragazza che si presenta dinanzi a Wil e ad Eretria non è la stessa Amberle di prima. Gli occhi dell'Eletta brillano di uno spaventoso rosso cremisi e lei, pur stremata dalla prova, è consapevole di quello che doveva accadere e di quello che accadrà.
Grazie alla magia delle Pietre, Wil conduce le ragazze e il vecchio Hebel fuori dalla Guglia Nera, nella speranza di essere ancora in tempo per chiamare in aiuto Perk, il giovane Cavaliere Alato che li aveva condotti sul suo Roc fino ai limiti della Malaterra. Lo sveglio ragazzo elfo, fortunatamente, era rimasto a sorvolare la zona, attratto dal fumo dell'incendio della torre di Mallenroh, e riesce a sentire il suono dello zufolo e ad accorrere in soccorso di Wil. Dopo essersi congedati da Hebel i tre giovani vengono assicurati con le cinghie al maestoso uccello che, guidato da Perk, prende subito il volo in direzione di Arborlon.
La capitale elfa viveva quella che poteva essere la sua ultima notte. L'Eterea muore sotto lo sguardo di Allanon, il Re Eventine è in fin di vita dopo lo scontro con il Camaleonte e Stee Jans, l'Uomo di Ferro posto da Ander a capo dell'esercito, comunica al principe elfo che la città potrà resistere al massimo un altro giorno.
L'alba che segue porta con sè il giorno decisivo. I demoni attaccano senza tregua, sentendo che la magia che li teneva imprigionati è ormai venuta meno. La città riesce a non capitolare soprattutto grazie al grande coraggio di Stee Jans che è più volte sul punto di sacrificarsi pur di fermare i demoni, e soprattutto grazie alla potenza della magia di Allanon. Il Druido attinge a tutte le sue forze, creando un fuoco di protezione dinanzi ai demoni e lanciando in questo modo una sfida al più potente di loro: il Dagda Mor. Il capo dei demoni sa che la magia di Allanon necessita della sua contro-magia malvagia per essere battuta.
La battaglia che segue tra Allanon su un Roc della Cavalleria Alata e il Dagda Mor su un mostruoso pipistrello gigante è terrificante. La scontro tra le due potenti magie fa cessare tutti i combattimenti sottostanti e si conclude con la vittoria del Druido. L'orda demoniaca, tuttavia, non si ferma, unico scopo dei demoni essendo quello di distruggere completamente l'Eterea e di contaminare irrimediabilmente tutta la terra circostante.
Sembra tutto perduto, quando nel cielo appare la sagoma di Gemwen, il Roc di Perk. Il maestoso uccello, su un sussurro di Amberle, si posa proprio ai margini dei Giardini della Vita. Qui Perk libera Amberle che, scesa dal Roc, si dirige senza esitare verso l'Eterea. Wil, congedato il fretta e furia Perk e facendosi strada con le Pietre Magiche tra i demoni che stavano ormai invadendo i Giardini, cerca di raggiungere l'Eletta, senza riuscirvi.
Amberle arriva al cospetto dell'Eterea custodendo il seme immerso nel Fuoco di Sangue. Qui la giovane elfa abbraccia il tronco ormai morto e, sotto gli occhi inorriditi di Wil ed Eretria, si trasforma in una nuova pianta: pochi attimi e l'Eterea ritorna a far brillare rigogliosa i suoi rami argentei!
Nello stesso istante i demoni si dissolvono come nebbia al sole, ricacciati nel Divieto.
Il giovane Wil, sconvolto, viene portato nelle stanze reali a riposare. Qui, svegliato da Allanon, ottiene la conferma che il Druido sapeva tutto sin dall'inizio, ma viene anche a conoscenza della storia dell'Eterea e di come fosse necessario il sacrificio di Amberle per farla tornare in vita. Quella stessa notte Allanon dà l'ultimo saluto al Re Eventine, che muore sollevato quando, in un ultimo barlume di conoscenza, viene informato dal figlio Ander del successo della missione della nipote Amberle. Il Druido poi, dopo aver omaggiato il nuovo Re degli Elfi Ander, scompare nella notte, invecchiato nel corpo e nello spirito a causa dell'immensa magia utilizzata nei giorni precedenti.
Il nuovo giorno che sorge è il giorno degli addii. Perk, il giovane Cavaliere Alato inorgoglito dalla parte avuta nelle importanti vicende trascorse, saluta l'ormai amico Wil con la promessa di reincontrarsi e torna nelle terre del Sud con gli altri Cavalieri Alati. L'Uomo di Ferro, Stee Jans, uno dei principali artefici della vittoria dell'esercito elfico, si congeda dal Re Ander e facendo ritorno alle sue terre. Anche i Troll e i nani prendono la via del ritorno, questi ultimi impegnandosi a breve a fornire aiuto per la ricostruzione di Arborlon.
Ed infine anche Wil, dopo una struggente visita alla nuova Eterea decide di ripartire verso Valle d'Ombra e di tornare a fare il Guaritore, accettando con molta gioia la compagnia della giovane e bella Eretria.
"Ritornando a cavallo lungo la Carolan verso la città, tutto assorto nei progetti per ricostruire l'Elfitch, Ander Elessedil intravide il giovane della Valle e la nomade che ritornavano dai Giardini della Vita. Fermando il suo cavallo per un istante, osservò i due che non erano ancora tornati a casa, li vide fermarsi, poi vide la ragazza prendere la mano di Wil.
Un lento sorriso gli increspò il volto mentre voltava il cavallo per allontanarsi. Dunque, ora anche Wil Ohmsford sarebbe tornato a casa. Ma non da solo."