Shawn Speakman intervista Terry Brooks su The Measure of The Magic, il secondo volume dell'ultimo ciclo su Shannara

 

The Measure of the Magic [in attesa del titolo italiano, ndr] è la seconda ed ultima parte della duologia Leggende di Shannara ed oggi (23 agosto 2011) è stato pubblicato nelle migliori librerie.
Per me oggi è come fosse Natale!
Sono fan delle opere di Terry Brooks da più di ventanni. Leggo il genere fantasy perché scoperto con lui. Inoltre, lavoro nel settore fantasy, perché Terry me ne diede l’occasione un po’ di tempo fa. Nonostante io leggessi i suoi lavori prima più di adesso e legga la prima bozza in contemporanea al suo editore, sento ancora la magia del giorno della pubblicazione. Ritorno a quando non lavoravo per Terry ed aspettavo l’apertura delle librerie. La magia corre sfrenata via internet, dove l’eccitazione dei fan raggiunge il culmine. La magia unisce decine di migliaia di fan di Terry Brooks con un unico pensiero in mente: prendi il nuovo libro, leggi il nuovo libro!!
A mio parere, The Measure of the Magic conclude esaustivamente la storia iniziata ne L’ultimo Cavaliere e lascia solo qualche interrogativo alla fine per permettere all’immaginazione di spiazzare. È anche uno dei due libri di Terry Brooks che hanno fatto scendere le lacrime dai miei occhi durante la lettura.
Non lasciate che la testa pelata e lo sguardo accigliato vi ingannino. Sono un uomo dal cuore tenero in fondo…
Ad ogni modo, credo sia importante porre a Terry alcune domande sul nuovo libro: perché scrive nel modo in cui lo fa e su cosa sta lavorando in questo momento.

Di seguito c’è l’intervista a Terry Brooks.

Shawn Speakman


SS: Ora L’ultimo Cavaliere, primo libro della duologia Leggende di Shannara, è venduto in brossura (versione economica): è l’occasione perfetta per nuovi lettori. Perché questa rappresenta la strada giusta per iniziare con i tuoi lavori?
T. B.: Ho scritto e scrivo tutti i libri di Shannara come parte di una saga storica che attraversa migliaia e migliaia di anni. Ci sono dunque degli intervalli tra ogni serie di libri e ciascuna comprende diversi periodi di tempo con storie e personaggi nuovi. L’ultimo Cavaliere è il primo della serie di due libri e i lettori sono “catapultati” all’inizio di una trama che non richiede conoscenze pregresse di tutti gli altri libri per poterlo apprezzare.
 
SS: The Measure of the Magic, il secondo libro della stessa duologia, è stato pubblicato oggi! In esso, fai conoscere ai lettori uno dei tuoi personaggi più diabolici/cattivi, il Ragpicker [letteralmente: lo straccivendolo, ndT]. Perché hai scelto di introdurre questo particolare personaggio nel secondo libro piuttosto che ne L’ultimo Cavaliere?
T. B.: Sono contento che tu abbia notato questa ultima creazione “cattiva”. Penso sia importante collocare i personaggi e i loro problemi al di fuori del mondo racchiuso nella valle, prima di portarvici qualcuno, non solo dal mondo esterno, ma anche dal passato. Molto di quello che sta accadendo nella preistoria di Shannara riguarda gli sforzi dei sopravvissuti alla Grande Guerra nel cercare di scappare dal loro passato. Ma sappiamo che non può essere possibile: il passato è sempre con noi o, come dice uno scrittore, “il passato non è mai realmente passato”. Inoltre, volevo creare in questo piccolo mondo una serie di catastrofi imminenti prima di introdurre un demone nel bel mezzo.
 
SS: Sei conosciuto per le trilogie, eppure questa volta viene pubblicata una serie composta da due libri. I fan sono confusi! Da un punto di vista artistico della scrittura, come è accaduto?
T. B.: Sto invecchiando e le energie pian piano si assopiscono, forse?! In realtà, è la storia a dettare la lunghezza e il numero di libri. Questa storia in particolare non ha richiesto i soliti tre libri. Due sono risultati adatti per muoversi nei dieci secoli che ho cercato di coprire. Avevo progettato già circa dieci libri. Sono attualmente al quinto, quindi a metà strada. Potrei fare altri due libri prima di arrivare alla conclusione.
 
SS: Credo che il tuo lavoro dell'ultimo decennio sia stato incredibilmente letterario, persino più di quanto tu abbia fatto in precedenza. I significati sottintesi di queste storie commentano il mondo e le difficoltà cui stiamo facendo fronte giusto in questo momento storico. Ci parli un po' di cosa succede durante la tua vita quotidiana e quando ti siedi alla tastiera?
T. B.: Generalmente, prima di iniziare un libro, ho un'idea sottintesa in mente. La storia principale è la sola che stai leggendo. Ma nascoste dentro questa storia ci sono temi legati al nostro mondo, che mi preoccupano in un modo o nell'altro e a cui tutti, credo, dovrebbero pensare. Non ti rimane nulla di un libro se nulla di questo attira la tua attenzione. Penso che le storie che ci rimangono dentro siano le sole che vanno al di là della storia superficiale. Non dico alla gente cosa pensare, ma spero che ogni tanto le persone si possano fermare a pensare a queste cose e a come si sentono. Una buona fantasia, mi è stato insegnato da Lester del Rey molti anni fa, rispecchia strettamente la vita e diventa quasi reale in base a come imposti la storia. Come scrittore, vorresti che i lettori “sentano” la storia reale.
 
SS: Sei sempre di un libro o due in anticipo rispetto al programma di pubblicazioni. A cosa stai lavorando giusto in questo momento e quali altri progetti ti aspetti di fissare per il futuro?
T. B.: Sto scrivendo una trilogia sul futuro di Shannara. La cornice temporale la colloca a circa un centinaio di anni dopo la conclusione degli eventi ne Il Druido Supremo di Shannara. Questi libri verranno pubblicati nel 2012 e nel 2013. Sono sempre più orientato a scrivere un nuovo libro, un lavoro di fiction speculativa, ma qualcosa non connesso e del tutto differente da qualsiasi cosa io abbia scritto finora. Artisticamente, è giunto il momento per farlo. Penso che i lettori ne saranno entusiasti.
 

«Tratto da www.terrybrooks.net - Trad. Valentina Bono»

 

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