Dopo quattordici anni, il maestro dei bestseller fantasy (come definito dal New York Times), Terry Brooks, è ritornato al magico regno di Landover. L’incredibile regno di draghi, demoni, maghi e meraviglie, che tessevano un irresistibile incantesimo in cinque romanzi classici, spalanca infine i suoi cancelli ad una nuovissima avventura con un brillante cast di personaggi e creature.

Ben Holiday, avvocato di Chicago e semplice mortale diventato il monarca dell’incantato Landover, ha lottato con intriganti baroni, bestie sputa fuoco, prestigiatori diabolici e streghe terribilmente malvagie. Nessuna di queste lotte lo aveva preparato alla più scoraggiante delle sfide: una figlia adolescente. Mandata da Ben e dalla sua amata moglie silfide, Willow, in un’esclusiva scuola privata femminile, la testarda (e per metà magica) Mistaya Holiday non ha trovato la vita nel mondo naturale il suo ideale. E quando le sue ultime buffonate da ribelle le procurano indefinitamente la sospensione da scuola, è determinata a riprendere la sua vera formazione, ossia la magia, presso il mago di corte, Questor Thews, piaccia o meno ai suoi genitori.

Tuttavia, tornata a casa a Landover, suo padre, frustato, è deciso a fare in modo che la precoce principessa impari a prendersi delle responsabilità: dovrà rimanere a casa fino a quando non rimette a nuovo la libreria reale a lungo abbandonata. Mortificata dalla prospettiva di salvare il riscatto del re nei libri ammuffiti e inorridita dalla notizia che un ripugnante nobile del posto, Lord Laphroig, voglia sposarla, Mistaya decide che la sola strada da percorrere sia andare via da casa.

Così inizia una movimentata odissea “pepata” da un formidabile drago, gnomi recalcitranti, un inscrutabile gatto magico, un avvenente bibliotecario, uno stregone sinistro, e non poche fughe anguste: il destino fa ritrovare l’intrepida principessa di Landover nell’ultimo posto in cui lei prevedeva di andare e la pone al centro di un mistero che metterà alla prova il suo coraggio e che potrebbe portare il regno alle sue ginocchia.

Tratto da www.terrybrooks.net - Trad. Valentina Bono»