14 febbraio 2009

Mastella: l'ultima capriola

E' incredibile la puntualità con cui le più spinte dietrologie nei confronti degli equilibrismi politici di Mastella trovino poi effettivo riscontro nella realtà dei fatti.
Ricordate quando Mastella fece cadere il governo Prodi? Ebbene, tutti gli osservatori dotati di un minimo di materia grigia dissero che era una cambiale in bianco che Berlusconi avrebbe prima o poi pagato.
Ed eccoci alle Elezioni Europee 2009: Mastella candidato nelle liste di Berlusconi! Precisione svizzera.
Ora, poichè suor Clemente "Poltrona" Mastella ha, senza sprezzo del pericolo, definito "farabutti e ipocriti" quanti avessero collegato le due circostanze, io mi iscrivo da me in questa categoria.
Sarò quindi farabutto ed ipocrita, ma non ho mai visto un altro politico che non sappia fare altro che occupare poltrone a questo livello. E' più forte di lui! Mastella proprio non riesce a stare senza "posto" (e relativo compenso) assicurato in un qualsiasi organo politico o amministrativo, che sia elettivo o di nomina. Qualunque cosa va bene purchè lui vi sia dentro.

A dispetto del comune senso del pudore (e del ridicolo), il comunicato congiunto Mastella-Berlusconi afferma che con questa "intesa strategica" "si apre una rinnovata stagione politica, foriera di importanti novità, che ricadranno positivamente sui cittadini della Campania".
Più che una promessa di speranza sembra una minaccia, ma tant'è: i campani sono avvertiti.
L'unica nota positiva in tutta questa vicenda è che, essendo candidato, la banderuola campana non potrà più scorrazzare per le trasmissioni televisive nelle quali viene invitato sempre più spesso dagli "amici intimi", tra i quali riesce sempre a distinguersi la conduttrice più potente della RAI, quella Simona Ventura che ha creato nella televisione pubblica un gruppo di potere che sta portando allo sfacelo la TV pubblica, alter-ego della MariaDeFilippi berlusconiana, però pagata con i nostri soldi.
E' un po' magra come soddisfazione, ma almeno in televisione lo vedremo di meno.

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