L'insostenibile leggerezza di Brunetta
Non passa giorno che il ministro della Pubblica amministrazione non si lasci andare a qualche esternazione farneticante, tutto preso com'è dal ruolo che si è disegnato addosso.
Purtroppo nessuno l'ha mai avvertito che fa il ministro solo e soltanto in quanto è l'unico politico più basso di Berlusconi, ed allora egli usa il potere in suo possesso per rovesciare addosso a dipendenti pubblici e sindacati tutto il livore che gli viene chissà da quale terribile esperienza adolescenziale.
Ovviamente egli supporta tutti i suoi interventi con il potente strumento dei "numeri", utilizzandolo però non scientificamente ma "politicamente": è il fatidico sotterfugio delle "medie". Pertanto, se in uno sperduto Comune va a lavorare il 10% della forza lavoro e in una altra amministrazione lavora il 100% dei dipendenti, il ministro può tranquillamente sostenere che "mediamente" va al lavoro il 55% dei dipendenti... Anzi, lui affermerà che il 45% dei dipendenti è assenteista.
La realtà è ben diversa, ovviamente. Intanto l'assenteismo c'entra nulla con la "fannullonaggine": nel mio ufficio i colleghi che giocano ai videogiochi o che non fanno letteramente NULLA o quasi per tutto il giorno continuano a farlo, e a non essere monitorati dai superiori.
Ed è qui il punto: la vera malattia della Pubblica Amministrazione (ammesso che si voglia affermare che la nostra PA sia messa peggio delle altre dei Paesi occidentali, circostanza tutta da provare) non sono i lavoratori dipendenti, ma i "dirigenti manager", nei confronti dei quali (che hanno come riferimento non i sindacati ma direttamente il potere politico) Brunetta & soci si guardano bene dall'intervenire in qualunque modo.
L'unico risultato che Brunetta ha ottenuto con i suoi provvedimenti sciagurati è stato quello di costringere agli arresti domiciliari i lavoratori quando essi sono impossibilitati ad andare a lavorare, oppure a costringerli ad andare a lavorare anche se malati: bel risultato, se il modello ispiratore di queste politiche è la Cina...
Non è vero che gli uffici pubblici funzionino meglio. Per il "cliente" è vero invece il contrario: funzionano peggio perchè siamo molto incattiviti, ed allora tendiamo ad eseguire alla lettera le mansioni per cui siamo pagati, sempre meno disponibili ad "andare incontro" al cittadino fornendogli quel "qualcosa in più" che è sempre stato la forza della Pubblica Amministrazione in Italia.
Non ci resta che sperare che il ministro mantenga la parola data (cosa alquanto illusoria in realtà): "Se un dipendente dell'Alitalia va a fare il bidello - ha detto il ministro - io me ne vado". Poichè con estrema probabilità saranno molti i dipendenti dell'Alitalia che saranno "parcheggiati" nei più svariati posti pubblici, abbiamo qualche speranza di liberarci da uno dei peggiori ministri che la Repubblica Italiana abbia mai avuto.
E sì che negli ultimi tempi di pessimi ministri sono state piene le legislature, con quest'ultima che le batte tutte...
Purtroppo nessuno l'ha mai avvertito che fa il ministro solo e soltanto in quanto è l'unico politico più basso di Berlusconi, ed allora egli usa il potere in suo possesso per rovesciare addosso a dipendenti pubblici e sindacati tutto il livore che gli viene chissà da quale terribile esperienza adolescenziale.
Ovviamente egli supporta tutti i suoi interventi con il potente strumento dei "numeri", utilizzandolo però non scientificamente ma "politicamente": è il fatidico sotterfugio delle "medie". Pertanto, se in uno sperduto Comune va a lavorare il 10% della forza lavoro e in una altra amministrazione lavora il 100% dei dipendenti, il ministro può tranquillamente sostenere che "mediamente" va al lavoro il 55% dei dipendenti... Anzi, lui affermerà che il 45% dei dipendenti è assenteista.
La realtà è ben diversa, ovviamente. Intanto l'assenteismo c'entra nulla con la "fannullonaggine": nel mio ufficio i colleghi che giocano ai videogiochi o che non fanno letteramente NULLA o quasi per tutto il giorno continuano a farlo, e a non essere monitorati dai superiori.
Ed è qui il punto: la vera malattia della Pubblica Amministrazione (ammesso che si voglia affermare che la nostra PA sia messa peggio delle altre dei Paesi occidentali, circostanza tutta da provare) non sono i lavoratori dipendenti, ma i "dirigenti manager", nei confronti dei quali (che hanno come riferimento non i sindacati ma direttamente il potere politico) Brunetta & soci si guardano bene dall'intervenire in qualunque modo.
L'unico risultato che Brunetta ha ottenuto con i suoi provvedimenti sciagurati è stato quello di costringere agli arresti domiciliari i lavoratori quando essi sono impossibilitati ad andare a lavorare, oppure a costringerli ad andare a lavorare anche se malati: bel risultato, se il modello ispiratore di queste politiche è la Cina...
Non è vero che gli uffici pubblici funzionino meglio. Per il "cliente" è vero invece il contrario: funzionano peggio perchè siamo molto incattiviti, ed allora tendiamo ad eseguire alla lettera le mansioni per cui siamo pagati, sempre meno disponibili ad "andare incontro" al cittadino fornendogli quel "qualcosa in più" che è sempre stato la forza della Pubblica Amministrazione in Italia.
Non ci resta che sperare che il ministro mantenga la parola data (cosa alquanto illusoria in realtà): "Se un dipendente dell'Alitalia va a fare il bidello - ha detto il ministro - io me ne vado". Poichè con estrema probabilità saranno molti i dipendenti dell'Alitalia che saranno "parcheggiati" nei più svariati posti pubblici, abbiamo qualche speranza di liberarci da uno dei peggiori ministri che la Repubblica Italiana abbia mai avuto.
E sì che negli ultimi tempi di pessimi ministri sono state piene le legislature, con quest'ultima che le batte tutte...
Etichette: brunetta, cattiva politica, pubblica amministrazione