20 dicembre 2009

L'insostenibile inutilità di Studio Aperto

Studio Aperto, si sa, è più un rotocalco gossip che un telegiornale.
Quando però tenta di "affacciarsi" sul mondo della notizia, vengono fuori pavidi e inutili servizi senza un perchè.
Capita quindi di sentire la storia di un carabiniere (onore alla benemerita) che dopo aver fatto causa ad un semi-delinquente per risarcimento danni, si è ritrovato sul groppone il pagamento dell'imposta di registro della sentenza civile di risarcimento, visto che la controparte colpevole del misfatto era, come spesso accade in questi casi, un nullatenente.
Dov'è la notizia? Casi di questo genere se ne verificano centinaia ogni giorno in Italia. Perchè enfatizzare oltre ogni decenza la circostanza che "l'Agenzia delle Entrate ha chiesto al povero carabiniere l'imposta di registro"? Soprattutto perchè fermare qui la notizia e non riportare che altro l'Agenzia delle Entrate NON poteva fare?
Quale può essere dunque la fine di questo servizio? Studio Aperto ovviamente non propone una fine di senso compiuto, nè lo potrebbe in verità vista la materia grigia che gira da quelle parti.
E allora a questi "professionisti" propongo io una conclusione degna per questo servizio.
Questo governo ha una maggioranza bulgara. Per eliminare queste situazioni inique sarebbe sufficiente una modifica normativa molto molto semplice al Testo Unico che regola l'imposta di registro.
Ecco: Studio Aperto si faccia promotore presso il suo "padrone", nonchè padrone di questo governo e di questa maggioranza parlamentare, di tale modifica. In questo modo quel servizio (per così dire) giornalistico acquisterebbe un significato.
Altrimenti sarebbe il caso che il servizio giornalistico (?) di Italia1 continuasse ad occuparsi di gossip...

Etichette: ,

05 settembre 2009

Cinque domande a Vittorio Feltri

1. Secondo Lei, è lecito/possibile/normale che un giornalista condannato per diffamazione a 18 mesi di carcere diriga un quotidiano?

2. Secondo Lei, un giornalista che "inventa" periodicamente e di tutto punto delle notizie dal nulla, facendone delle inchieste pubblicate sulla stampa, è lecito/possibile/normale che diriga un quotidiano?

3. Cosa ne pensa oggi delle condanne penali per reati di opinione? I giornalisti che esprimono una opinione (politica, etica, estetica) su un politico è giusto che vengano condannati al carcere?

4. Cosa ne pensa, oggi, dell'azione giudiziaria del Pool di Mani Pulite? In altre parole: Di Pietro era colui che «non si è lasciato intimidire dalle critiche, dalle minacce di mezzo mondo politico (diciamo pure del regime putrido di cui l'appesantito Bettino è campione suonato)... Ha colpito senza fretta, nessuna impazienza di finire sui giornali per raccogliere altra gloria», oppure un magistrato corrotto che prendeva soldi da Pacini Battaglia?

5. Alla luce della recente Sentenza della Corte di Cassazione (n. 16916/2009) ritiene ancora che Rosario Bentivegna fu un massacratore dello stesso stampo e dello stesso livello di Erich Priebke?

Etichette: , , ,