07 febbraio 2010

I nuovi piccoli balilla di La Russa

Il ministro-mefistofele l'ha chiamata mini-naja, sperimentandola lo scorso autunno con gli alpini di Bolzano.
Sarà pure "mini", ma intanto per questa balzana idea si è previsto un budget di 21 milioni di euro. Non pochi, in tempi di crisi.
Ma cosa faranno questi baldi giovanotti durante queste poche settimane di "corso"? Secondo La Russa avranno «una preparazione atletico-culturale di tipo militare». Si eserciteranno in «attività ginnico-sportive, addestramento base di difesa personale, nozioni sulla leadership, igiene alimentare».
Vi ricordano qualcosa queste parole? Già, indovinato! Sono grosso modo le finalità costitutive dei piccoli balilla o, se preferite, delle avanguardie giovanili fasciste di mussoliniana memoria.
Le analogie e le "vicinanze" col ventennio più buio della storia d'Italia cominciano ad essere troppe; e ad inquietare anche gli spiriti più ottimisti.
Non dovremmo porre un argine a tutto ciò?

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17 ottobre 2009

Poteri forti

"Ne sentirete delle belle", ci aveva preannunciato lo psiconano pidduista puttaniere, parlando del Giudice Mesiano.
Evidentemente aveva già dato ordine a quella stuola di schifidi servi che si spacciano per giornalisti di pedinarlo (come facevano le BR, e come fa tutt'oggi la mafia) per evidenziarne gli atteggiamenti "stravaganti". Insomma, per avallare la convinzione più volte espressa dall'impotente padrone di mediaset, e mai ritirata, che i magistrati sono psicologicamente instabili.
Attenzione ai colpi di coda del caimano morente, ci ammoniva qualche giorno fa un illustre politologo dei nostri tempi. Ed è vero.
La montatura che il premier da bagaglino (espressione dell'On. Bindi, cui vanno riconosciuti i diritti) sta tentando di metter su contro il giudice che gli ha ordinato di rimborsare alla CIR tutti i danni causati da vent'anni a questa parte al gruppo di De Benedetti è di quelle veramente "basse". Per quanto facilmente smontabile.
E' evidente infatti che questi fantomatici testimoni, che avrebbero sentito il giudice parlare in una cena privata (per quanto in un locale pubblico) in termini poco in sintonia con berlusconi, fossero già "nella disponibilità" dei teppisti del "Giornale" di famiglia all'epoca dei fatti.
Pertanto nulla impediva al premier di avanzare istanza di ricusazione di un giudice così evidentemente ostile, per evitare una sentenza che rischia di mandare sul lastrico (speriamo) l'intera famiglia!
Così non è stato. Perchè?
Semplicemente perchè questi testimoni non esistono: sono poveri cristi al soldo di tappetino-feltri azionati giusto per fare un po' di caciara.
E per dare forza alla sciagurata proposta di far eleggere i giudici dal popolo: così come richiesto dalla mafia nel famoso "papiello"...

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16 maggio 2009

E dopo il terremoto, Bertolaso...

Là dove il terremoto non è riuscito a completare l'opera, e cioè a mettere in ginocchio definitivamente l'economia e la società de L'Aquila e dintorni, ecco arrivare Bertolaso ad umiliare una popolazione già allo stremo.
Il plenipotenziario del cavaliere di arcore, investito di poteri assurdamente abnormi, ha deciso di individuare semplicemente "sulla carta" le aree su cui costruire gli insediamenti provvisori (provvisori si fa per dire, visto che si è scelto di seguire il modello-irpinia e non il modello-friuli...); ignorando completamente la realtà esistente e facendosi beffe delle necessità delle popolazioni locali e delle loro legittime aspirazioni a "ricominciare a vivere" quanto prima.
Per cui ecco gli espropri selvaggi, spesso di zone su cui insistono piccole casupole rustiche, che tanto servono in questo periodo ai loro proprietari, a volte addirittura di territori economicamente rilevanti per l'intera zona.
Sarebbe ora di "calmierare" in qualche modo questo novello console, che ritiene di poter fare tutto ciò che vuole non dovendo rispondere a nessun'altro che non sia il suo compagno di merende, nonchè protettore, nonchè padrone.
Sarebbe ora che ciò che resta della comunità politica che si spaccia per opposizione faccia sentire la propria voce "senza se e senza ma" andando a presidiare quei territori e cacciando via Bertolaso e i suoi sodali.
Sarebbe ora...

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07 febbraio 2009

Lo psiconano eversivo

Ora è veramente emergenza democratica.
Quando un premier (più o meno) liberamente eletto dal popolo sputa sulla Carta Costituzionale cui ha giurato fedeltà, non ci sono molti margini per "trattare". Bisogna fermarlo.
Di certo non possiamo contare nel contributo di una opposizione cui conviene ogni giorno di più "inciuciare" con Berlusconi piuttosto che contrastarlo. Così come sperare nell'avvento di un possibile nuovo leader nel PD (Bersani) è prospettiva oggi troppo evanescente per poterla abbracciare.
Di certo non possiamo aspettarci nulla dalla "sinistra". E' talmente tanto impegnata a capire come fare per poter sopravvivere almeno in Europa (ed io che speravo ci fermassimo per un turno!) da disinteressarsi totalmente delle vicende della società italiana.
E allora cosa fare?
Occorre che qualcuno "in alto" fermi lo psiconano. Altrimenti lo faremo noi dal basso...

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