17 settembre 2008

Una nuova stella splende nel cielo: addio Richard...

Il 15 settembre scorso è morto a 65 anni Richard Wright, uno dei fondatori - insieme a Roger Waters, Syd Barrett e Nick Mason - della più grande band di tutti i tempi: i Pink Floyd.
Due giorni non mi sono bastati ad elaborare il lutto, ma non potevo esimermi di dedicare qui un ricordo a chi ha accompagnato musicalmente la mia adolescenza.
Ripercorrere l'intera carriera musicale di Wright (e di conseguenza dei Pink Floyd) richiederebbe un volume enciclopedico. Qui mi limito a ricordare la sua impronta, decisiva, alla realizzazione dell'album universalmente riconosciuto come il più bello in assoluto mai concepito e realizzato dall'uomo: The Dark Side of The Moon. Il suo contributo non si limitava alle sue indubbie capacità compositive o ai suoi virtuosismi: la sua voce, dolce e morbida, faceva da ideale controcanto e contrappunto a quelle più decise ed aggressive dei colleghi Gilmour e Waters, creando quelle atmosfere che si fondono con la loro musica in un unicum totalizzante.
Con la morte di Richard Wright finiscono, con molta probabilità, definitivamente i Pink Floyd. Con essi "finisce" una parte di me, quella che è cresciuta, si è accompagnata e si è forgiata con tutta la loro musica, dalla prima all'ultima nota.
Da oggi mi sento (e come me credo molti altri) molto più triste e un po' più solo. Fortunatamente la loro musica non finirà mai di tenerci compagnia...

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04 settembre 2008

Le scorciatoie della Gelmini

I professori del Sud sono poco professionali, vanno sottoposti a cicli intensivi di aggiornamento per portarli verso medie decenti di rendimento e di merito.
Così, a grandi linee, si esprimeva non molti giorni fa la ministra della Pubblica Istruzione, tale Gelmini, i cui unici meriti sono quelli di essere una delle tante "rampanti" di Forza Italia (nella speranza che abbia seguito strade diverse dalla Carfagna...).
Ora, al di là della grande boutade che balza agli occhi anche all'osservatore meno attento, scopriamo che forse, in passato, la polentona non la pensava alla stessa maniera.
Di sicuro nel 2001 la Gelmini apprezzava molto il Sud, tanto da spingerla a scendere dal profondo Nord a Reggio Calabria per fare gli esami da avvocato.
Quando qualcuno, in rete, ha insinuato che l'avesse fatto perché in quei tempi Reggio Calabria aveva percentuali bulgare di superamento dell'esame (per capirci: oltre il triplo di promossi rispetto a Brescia, provincia da cui lei proviene), la signora tutta d'un pezzo è dovuta capitolare, ed ha ammesso: "ebbene sì, a quei tempi la mia famiglia non poteva mantenermi oltre ed io dovevo a tutti i costi diventare avvocato".
E quindi ha preso la scorciatoia.
In un Paese non dico normale, ma almeno decente, da tutti i media e dalle forze d'opposizione si sarebbe sollevato un coro di indignazione nei riguardi di una (falsa) moralista e moralizzatrice che quotidianamente getta fango sulla scuola italiana, forse per togliersi di dosso quello in cui da sempre sguazza nella sua carriera di arrampicatrice politica.
Ed invece pochissime voci si sono levate dal mondo dell'informazione, zero dalla politica.
Evidentemente i ministri di questo Governo più fanno schifo e più piacciono agli italiani, medi e non solo.

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03 settembre 2008

L'insostenibile leggerezza di Brunetta

Non passa giorno che il ministro della Pubblica amministrazione non si lasci andare a qualche esternazione farneticante, tutto preso com'è dal ruolo che si è disegnato addosso.
Purtroppo nessuno l'ha mai avvertito che fa il ministro solo e soltanto in quanto è l'unico politico più basso di Berlusconi, ed allora egli usa il potere in suo possesso per rovesciare addosso a dipendenti pubblici e sindacati tutto il livore che gli viene chissà da quale terribile esperienza adolescenziale.
Ovviamente egli supporta tutti i suoi interventi con il potente strumento dei "numeri", utilizzandolo però non scientificamente ma "politicamente": è il fatidico sotterfugio delle "medie". Pertanto, se in uno sperduto Comune va a lavorare il 10% della forza lavoro e in una altra amministrazione lavora il 100% dei dipendenti, il ministro può tranquillamente sostenere che "mediamente" va al lavoro il 55% dei dipendenti... Anzi, lui affermerà che il 45% dei dipendenti è assenteista.
La realtà è ben diversa, ovviamente. Intanto l'assenteismo c'entra nulla con la "fannullonaggine": nel mio ufficio i colleghi che giocano ai videogiochi o che non fanno letteramente NULLA o quasi per tutto il giorno continuano a farlo, e a non essere monitorati dai superiori.
Ed è qui il punto: la vera malattia della Pubblica Amministrazione (ammesso che si voglia affermare che la nostra PA sia messa peggio delle altre dei Paesi occidentali, circostanza tutta da provare) non sono i lavoratori dipendenti, ma i "dirigenti manager", nei confronti dei quali (che hanno come riferimento non i sindacati ma direttamente il potere politico) Brunetta & soci si guardano bene dall'intervenire in qualunque modo.
L'unico risultato che Brunetta ha ottenuto con i suoi provvedimenti sciagurati è stato quello di costringere agli arresti domiciliari i lavoratori quando essi sono impossibilitati ad andare a lavorare, oppure a costringerli ad andare a lavorare anche se malati: bel risultato, se il modello ispiratore di queste politiche è la Cina...
Non è vero che gli uffici pubblici funzionino meglio. Per il "cliente" è vero invece il contrario: funzionano peggio perchè siamo molto incattiviti, ed allora tendiamo ad eseguire alla lettera le mansioni per cui siamo pagati, sempre meno disponibili ad "andare incontro" al cittadino fornendogli quel "qualcosa in più" che è sempre stato la forza della Pubblica Amministrazione in Italia.
Non ci resta che sperare che il ministro mantenga la parola data (cosa alquanto illusoria in realtà): "Se un dipendente dell'Alitalia va a fare il bidello - ha detto il ministro - io me ne vado". Poichè con estrema probabilità saranno molti i dipendenti dell'Alitalia che saranno "parcheggiati" nei più svariati posti pubblici, abbiamo qualche speranza di liberarci da uno dei peggiori ministri che la Repubblica Italiana abbia mai avuto.
E sì che negli ultimi tempi di pessimi ministri sono state piene le legislature, con quest'ultima che le batte tutte...

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